Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Epiro

La Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Epiro, con il presente vuole rendere edotti tutti coloro che volessero presentare domanda di ammissione nell'Ordine Equestre dell'Aquila di Epiro di contattare gentilmente il seguente indirizzo di posta elettronica: ordineaquiladiepiro@libero.it
Sperando di avere fatto opera gradita, la Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Epiro, coglie l'occasione per porgere cordiali e cavallereschi saluti.

domenica 28 novembre 2010

I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A) - Vangelo del Giorno

Vangelo
Mt 24,37-44
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore



sabato 27 novembre 2010

Padre Nostro della liturgia Caldea

Padre nostro invisibile che sei nei cieli
sia santificato in noi il tuo Nome
perché tu ci hai santificato
attraverso il tuo Spirito Santo.
Venga su di noi il tuo regno,
regno promesso agli amanti del tuo Amore.
La tua forza e le tue benevolenze
risposino sui tuoi servi
qui nel mistero e là nella tua misericordia.
Dalla tua tavola inesauribile
dona il cibo alla nostra indigenza
e accordaci la remissione delle colpe
perché tu conosci la nostra debolezza.
Noi ti preghiamo:
salva coloro che hai plasmato
e liberali dal maligno che cerca chi divorare.
A te appartengono il regno
e la potenza e la gloria, o Signore:
non privare della tua bontà i tuoi santi.
DAL BREVIARIO CALDEO

INVITO DEL CENTRO STUDI CULTURALI E DI STORIA PATRIA

Sua Altezza Reale e Serenissima, il Gran Principe di Epiro Dom Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia è stato invitato dal Dott. MArio Laurini, Presidente del Centro studi culturali e di storia patria, a partecipare alla conferenza ed alla successiva inaugurazione della Mostra "Garibaldi, i Mille e il Regno delle Due Sicilie, nascita di una Nazione" che avverrà presso la Rocca Farnese sabato 27 novembre alle ore 16,30.

Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario - Vangelo del giorno

Vangelo
Lc 21,34-36
Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Parola del Signore

sabato 20 novembre 2010

Sabato della XXXIII settimana del Tempo Ordinario - Vangelo del giorno

Vangelo
Lc 20,27-40
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

Parola del Signore



venerdì 19 novembre 2010

Venerdì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario - Vangelo del giorno

Vangelo
Lc 19,45-48
Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Parola del Signore

INVITO ALLA CERIMONIA DI GRAN GALA' DEL 4 DICEMBRE 2010



Sua Altezza Serenissima il Gran Principe di Epiro, Dom Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia e la Sua Augusta famiglia, sono stati invitati a partecipare alla cerimonia di Gran Galà di beneficenza organizzata dalla delegazione di Pisa del Sovrano Militare Ordine di Malta che si terrà il 4 dicembre prossimo venturo presso Villa Rossi di Gattaiola in provincia di Lucca. L'intero incasso della manifestazione sarà devoluto per il "si alla vita" dell'Oasi Melitense dei bimbi nati e per il sostentamento ai bambini orfani in Namibia.

sabato 13 novembre 2010

Sabato della XXXII settimana del Tempo Ordinario - Vangelo del giorno

Vangelo

Lc 18,1-8
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore

venerdì 12 novembre 2010

San Giosafat Kuncewycz



Nasce a Wolodymyr in Volynia (Ucraina) nel 1580 e viene ricordato come il simbolo di una Russia ferita dalle lotte tra ortodossi e uniati. La diocesi di Polock si trovava in Rutenia, regione che dalla Russia era passata in parte sotto il dominio del Re di Polonia, Sigismondo III. La fede dei Polacchi era quella cattolica romana; in Rutenia invece, come nel resto della Russia, i fedeli aderivano alla Chiesa greco-ortodossa. Si tentò allora un'unione della Chiesa greca con quella latina. Si mantennero cioè i riti e i sacerdoti ortodossi, ma si ristabilì la comunione con Roma. Questa Chiesa, detta «uniate», incontrò l'approvazione del Re di Polonia e del Papa Clemente VIII. Gli ortodossi, però, accusavano di tradimento gli uniati, che non erano ben accetti nemmeno dai cattolici di rito latino. Giovanni Kuncevitz, che prese il nome di Giosafat, fu il grande difensore della Chiesa uniate. A vent'anni era entrato tra i monaci basiliani. Monaco, priore, abate e finalmente arcivescovo di Polock, intraprese una riforma dei costumi monastici della regione rutena, migliorando così la Chiesa uniate. Ma a causa del suo operato nel 1623 un gruppo di ortodossi lo assalì e lo uccise a colpi di spada e di moschetto.


Venerdì della XXXII settimana del Tempo Ordinario - Vangelo del Giorno

Vangelo

Lc 17,26-37
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Parola del Signore

L' OCCIENTE DOVREBBE INTERROGARSI SU COSA SIA LA LEBERTA'

Ai musulmani che arrivano in occidente si concede tutto, ai cristiani nei paesi musulmani è vietato tutto e, con false prove, si condannano a morte.

Roma, 11 nov. (Apcom) - Asia Bibi, 45enne cristiana pachistana, è stata condannata a morte per impiccagione per aver offeso il profeta Maometto: è quanto riporta il quotidiano britannico The Daily Telegraph. I legali della donna, madre di cinque figli, hanno presentato ricorso contro la condanna, pronunciata da un tribunale di Sheikhupura, nella regione di Lahore. Bibi era stata arrestata nel giugno scorso: secondo le testimonianze aveva portato dell'acqua ad alcune donne che lavoravano nella stessa fattoria, quando queste si sono rifiutate di berla perché "impura", in quanto toccate da mani cristiane. Secondo l'accusa la donna avrebbe risposto paragonando i meriti di Gesù a quelli di Maometto provocando la reazione prima delle altre donne e poi di una folla ostile, e solo l'intervento della polizia l'avrebbe salvata dal linciaggio. Secondo la difesa invece Bibi non ha mai pronunciato alcuna offesa contro il Profeta ma è stata la polizia, su insistenza di un gruppo di religiosi musulmani, a presentare una falsa denuncia.

sabato 6 novembre 2010

COMUNICATO

Riceviamo dal Comitato del Regno d’Italia il seguente testo che pubblichiamo.
Comitato del

Regno d’Italia

delle Province di Bolzano, Gorizia e Trieste

Presidenza
co.regno-italia@email.it

COMUNICATO STAMPA

06/11/2010

oggetto: Renzo Stevanato Addetto culturale

il Comitato del Regno d'Italia, che rivendica la sovranità sulle Province di Bolzano, Gorizia e Trieste, è lieto di comunicare la recente ammissione nel Comitato e nomina ad Addetto culturale, del Maestro Renzo Stevanato, il cui nome è legato al prestigioso premio “Leone d'oro” notoriamente associato al Festival del Cinema e alla Biennale di Venezia.

Matteo Cornelius Sullivan
Presidente del Comitato del Regno d’Italia

Onoriamo la memoria di Pio XII

Domenica 31 Ottobre e Lunedì 1 Novembre, in due distinte serate, è andato in onda lo sceneggiato “Sotto il cielo di Roma”, una sorta di romanzo storico televisivo che, mettendo sullo sfondo una storia d’amore fra due ebrei, ha cercato di ricostruire l’atteggiamento tenuto dal Santo Padre Pio XII e dalla Chiesa nei confronti della questione ebraica durante l’occupazione nazista di Roma. Il rabbino capo di Roma ha, ovviamente, contestato lo sceneggiato ed è arrivato a chiedersi perché la Rai abbia trasmesso quella che ha definito una patacca. Ancora una volta giunge dagli ambienti ebraici una critica ingenerosa alla figura di Pio XII, Pontefice di grande statura che da anni il mondo cattolico attende di veder salire agli onori degli altari. Stupisce altresì il silenzio della Santa Sede che, da tempo, per non turbare i rapporti fra la Chiesa ed il mondo giudaico, tace di fronte alle critiche ed al fango spesso gettato sulla figura di un grande Pontefice così come stupisce che la causa di beatificazione del Servo di Dio di venerata memoria sia stata bloccata da anni per motivi “ecumenici”.

martedì 2 novembre 2010

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa I) - Vangelo del giorno

Vangelo

Gv 6,37-40
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Parola del Signore